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Il Santuario sorge a 3 km da Balestrate, a 7 Km da Partinico e a 12 Km da Alcamo, vicino ad una sorgente ricca di acqua, luogo di sosta per i viandanti che, lungo il percorso antico costruito dai romani, si recavano da Hiccara ad Aquae Segestanae e, probabilmente, luogo di culti precristiani. Si raggiunge prendendo la strada provinciale 63 che sorge sulla vecchia trazzera regia che da Altofonte portava ad Alcamo, che a sua volta ricalca l’Itinerario Antonini.
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Resterete incantati dall’atmosfera rurale e dalla bellezza del luogo, e colpiti dall’ampia scalinata realizzata con piastrelle in ceramica che, ispirandosi allo stile di Caltagirone, rappresentano Santi e Beati cari agli abitanti del territorio. Motivi ornamentali presenti sono arance, limoni, melograni, barche di pescatori e i fiori di questa terra.
Della esistenza del Santuario della Madonna del Ponte non si hanno notizie certe. Il primo documento che ne attesta l’esistenza è del 18 novembre 1547. È un atto di concessione del feudo della Cannavata, denominato “lu Pezzo, ossia, Chiusa di Nostra Donna di lo Ponti” una località delimitata dal fiume Jato, dalla via pubblica e dalle colline circostanti. Secondo alcuni storici la costruzione del primitivo Santuario sarebbe avvenuta fra il 1386 ed il 1392, come si desume da un documento testamentario del 20 giugno 1386, con cui Guarnerio Ventimiglia, signore delle terre di Alcamo, dopo aver nominato i figli eredi universali, dispose di assegnare duecento fiorini d’oro per la costruzione (“de novo fabricande”) della chiesa “Santa Maria di lo ponti”.
La Chiesa verrà ampliata nel 1774 allorquando il re Ferdinando III con biglietto reale del 27 novembre 1773 concesse la somma necessaria alla sua ristrutturazione. Nel 1810 fu rinnovato il Tabernacolo in cui si trova la Madonna piccola; nel 1888 fu costruito l’altare; intorno al 1895 furono sostituite le colonne con dei pilastri, furono restaurate le pareti, le volte, la sacrestia e il pavimento. Ultimo intervento nel 2021 ha visto sistemare, con un progetto voluto dalla Proloco di Balestrate e finanziato dal GAL di Castellammare, tutto il giardino e l’impianto elettrico.
Dal santuario un percorso pedonale porta alle grotte che sono a livello del fiume Jato, dove viene adornato un tabernacolo in onore della Madonna, che i fedeli raggiungono e dove si riuniscono per pregare.
Credits
Testi a cura di Benedetto Lo Piccolo