Accanto al mulino idraulico ci sono delle grotte che servivano per la conservazione dei prodotti agricoli. Queste si internano per decine di metri sottoterra.
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Bisogna evidenziare che gli insediamenti rupestri siciliani dell’alto e basso medioevo nella valle dello Jato e, dunque nella vallata della Madonna del Ponte, rimangono un fenomeno poco conosciuto le cui dinamiche di sviluppo devono ancora essere “lette” al passo con le recenti linee di ricerca, magari oggi si potrebbe porre attenzione scientifica su questa vallata, a partire da un’analisi archeologica del sito. Ma il fenomeno ha attraversato tutte le civiltà. Secondo molti studiosi le grotte nelle nostre zone furono abitazioni parallele a quelle costruite in muratura. Il vivere in grotta è solo uno dei tanti modi dell’abitare che l’uomo ha scelto in moltissime regioni della terra, quindi è un fenomeno che deve essere indagato sotto gli aspetti sia tipologici e funzionali sia dal punto di visto ambientale, attraverso uno studio integrato del territorio.
Credits
Testi a cura di Benedetto Lo Piccolo
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