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La storia del Baglio Chiarelli, detto “Gesuiti”, oggi Fattoria Manostalla-Villa Chiarelli, è legata all’arrivo a metà Cinquecento in Sicilia della Compagnia di Gesù che era stata fondata a Montmartre da Ignazio di Loyola nel 1534. Nel 1548, su invito del Senato della città di Messina, i Gesuiti aprirono il Collegio pubblico d’istruzione di San Niccolò, il primo nell’isola.
Subito dopo la loro opera si diffuse in tutta l’isola per la loro mission spirituale, educativa e sociale.
Uno degli insediamenti gesuitici fu quello di Manostalla, nel territorio del comune di Alcamo. Fu costruito tra il XVII e il XVIII secolo come luogo di preghiera e come masseria per la gestione del feudo avuto in affidamento dal barone Rossotti.
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Una Pianta Ienografica del Feudo di Manostalla mostra la topografia del feudo nominato Terre dette dei Gesuiti, la cui estensione andava dal versante nord-orientale della vallata di Calatubo sino alle contrade Tavolata, Piano di Tresca, Giudeo e La Rocca, a ridosso e a sud-est dell’attuale comune di Balestrate. Nell’affidamento ai Gesuiti non erano compresi il baglio Rossotti e alcune terre, rimasti nella disponibilità del barone per come specificato nella pianta.
La masseria gestita dai Padri Gesuiti, nel tempo, ha subito modifiche sino alla conformazione odierna di baglio con corte centrale, sede dell’Azienda agrituristica “Fattoria Manostalla. Villa Chiarelli”, proprietà di Alessandro Chiarelli, ultimo a ereditare il titolo nobiliare di barone di Pietralonga.
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Attraverso un porticato si accede alla corte con una pavimentazione costituita da basole in pietra che delimitano aree quadrangolari ciottolate con pietre levigate; vi trovano posto, al centro, un pozzo, un abbeveratoio, un lavatoio in pietra e il tradizionale gelso. Nella disposizione originaria, a piano terra erano disposti i magazzini e le stalle e al primo piano l’abitazione dei proprietari; oggi i locali sono stati funzionalmente riconvertiti per le esigenze agrituristiche, conservando tutto il loro fascino.
Credits
Testi a cura di Salvatore Campo